giovedì 4 ottobre 2012

Spot per nuove tombe, “Vi aspettiamo al cimitero”


Vi aspettiamo al cimitero! Non è una minaccia, un malaugurio, è solo uno spot pubblicitario. Non si promuove la morte, ma si fa pubblicità a tombe nuove di zecca, a bei loculi, ad accoglienti cappelle dove trovare una sistemazione per il futuro. Provare per credere. Da vivo, ovviamente, perché da morti non si sa, non si è mai saputo dove andremo a finire.

Siamo ad Agrigento, la città dove è nato lo scrittore Raimondo Moncada autore del toccante saggio umoristico dal titolo programmatico “Ti tocca anche se ti tocchi”. Un’opera in cui si trattano tutti quegli aspetti curiosi, strani, anche divertenti se vogliamo, del dietro le quinte dell’umano trapasso, che vengono taciuti pubblicamente per rispetto dell’altrui dolore. Ma, volenti o nolenti, dobbiamo accettare la realtà: dietro alla morte vive un’industria che crea ricchezza e dà lavoro a tanti addetti. 

Gira nelle tv locali uno spot pubblicitario commissionato dalla Europa Costruzioni, la ditta che ha avuto in gestione dal Comune di Agrigento la progettazione, la costruzione e la gestione del nuovo cimitero di Piano Gatta. Nel nuovo camposanto, costruito fuori dal perimetro urbano e lontano dallo storico cimitero di Bonamorone, sono stati realizzati nuovi spazi per la tumulazione dei cari defunti, cappelle e loculi, da dare in concessione a privati. C’è posto per tutti, a prezzi contenuti e con una concessione lunga un secolo. Si rimane dentro la propria tomba, senza essere disturbati, per 99 anni.

Il video, serio, contenuto, professionale e informativo, pubblicizza un luogo accogliente e baciato dal sole, con una tranquillità unica. E' stato inserito su Youtube ed è stato ripreso dal sito di Repubblica con una nota a firma del giornalista agrigentino Fabio Russello. 
“Vi aspettiamo a Piano Gatta per discutere e per farvi visitare il cimitero!” 

La pubblicità è l’anima del commercio. Senza pubblicità, neanche i cimiteri si riempirebbero di anime. E senza pubblicità, uno potrebbe anche scegliere un altro cimitero oppure farsi seppellire nel giardino di casa o nel grande vaso del condominio.Alla pubblicità funebre, è dedicato un capitolo nel libro Ti tocca anche se ti tocchi”. 

Non ci dobbiamo meravigliare. Anzi ci dobbiamo pensare senza indugio alcuno: “Ti tocca anche se ti tocchi”. Meglio riderci sopra che piangerci, quando non ci tocca ovviamente. Così come è meglio essere previdenti: prenotare da vivi un buon posto al cimitero, magari con vista mare, perché potremmo rischiare di non trovarne o che a noi non pensi nessuno. 

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